Tutelare la scuola senza zaino e incentivare l’area urbana del Santerno
Valorizzare la ‘scuola senza zaino’, consolidare l’area urbana del Santerno, rivedere le Consulte di decentramento e più attenzione ai servizi essenziali. Sono queste le proposte e i problemi emersi durante un incontro tenutosi martedì sera al centro civico di San Bernardino e organizzato dalla Buona Politica. Presenti Davide Solaroli, candidato sindaco a Lugo per Buona Politica, Lega e Uniti per Lugo, e i candidati della Buona Politica Silvano Verlicchi e Davide Aleotti.
“C’è un’esigenza condivisa di rilanciare il progetto dell’area urbana del Santerno – spiega Solaroli -, la zona cioè con le frazioni di San Bernardino, Belricetto, Giovecca, San Lorenzo e Santa Maria in Fabriago. Questo territorio ha delle esigenze specifiche rispetto a Lugo e Voltana, a cominciare dai negozi e dai servizi di prossimità. Vi sono piste ciclabili da completare, il piccolo commercio da tutelare, uffici con servizi pubblici sempre più lontani dai cittadini, un sistema di trasporto da rivedere. Penalizzati sono soprattutto gli anziani, costretti a spostamenti disagevoli”.
“La scuola senza zaino di San Bernardino è un’eccellenza da supportare – aggiunge Aleotti -. I cittadini hanno combattuto a lungo per tenere aperto un istituto che rappresenta una felice anomalia per le frazioni. Ora si stringono attorno a questo progetto innovativo che sta raccogliendo consensi anche fuori dal territorio. Per questo proponiamo di incentivare il trasporto scolastico per gli alunni che vengono da fuori, di procedere con i lavori di risanamento e manutenzione dello stabile, effettuati solo parzialmente, e di riflettere attentamente sul progetto di accorpamento fra la scuola elementare e l’asilo proprio perché la scuola senza zaino è un piccolo gioiello da preservare e, possibilmente, migliorare”.
Verlicchi, infine, ricorda lo strumento principale per essere vicini ai bisogni e alle richieste dei cittadini: “Occorre rivedere il funzionamento delle Consulte di decentramento, modificandone il regolamento. Una corretta gestione dei beni comuni non può prescindere da un bilancio realmente partecipato Non si mettono i cittadini di fronte a scelte compiute presentando progetti già completi ma si destina alle frazioni una quota di bilancio dando autonomia sulle scelte”.