Sviluppo economico
Attrattività – Sviluppo Sistema Produttivo –
Lugo sta vivendo un declino economico e sociale: negli ultimi 10 anni hanno chiuso oltre 500 imprese, pari al 15% del tessuto economico, rispetto al -7.5% di Faenza ed al -8.7% della Provincia. Inoltre si riscontra un alto indice di invecchiamento in quanto le persone oltre i 65 anni rappresentano il 27.4% della popolazione contro una media provinciale del 25% e regionale del 23%. È una situazione molto preoccupante non solo in termini assoluti, ma soprattutto in rapporto alle realtà limitrofe con le quali siamo chiamati a competere.
Occorre uno sforzo straordinario per invertire velocemente la tendenza attraverso un pacchetto di azioni che renda più attraente e competitivo il nostro territorio:
- Diffusione della cultura d’impresa come strumento per creare nuova ricchezza ed opportunità di lavoro.
- Semplificazione delle procedure autorizzative per l’inizio di nuove attività, la ristrutturazione e l’ammodernamento delle esistenti.
- Riduzione della TARI del 20% per le imprese.
- Creazione di un fondo speciale per i giovani disponibili a intraprendere nuove attività economico- commerciali.
- Favorire la formazione dei giovani e dei lavoratori attraverso i percorsi di Scuola-Lavoro.
- Sostenere i processi per l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, anche attraverso lo strumento delle start – up e gli incubatori di impresa.
- Completare la dotazione della banda ultralarga su tutto il territorio lughese.
- Favorire l’innovazione in campo agricolo e la valorizzazione della qualità dei prodotti.
- L’impegno volto a favorire l’estensione di impianti e reti del sistema già esistente per acqua e gas finalizzato all’erogazione dei servizi in zone non servite.
- Rilanciare lavori e mestieri abbandonati favorendo la riapertura di botteghe anche nei centri (riuso, riparazione, realizzazione ex-novo).
Commercio
Rivitalizzare il Centro Storico – Progetto mercato coperto
Il centro storico rappresenta la memoria e l’identità della nostra comunità locale. Lugo rientra tra le città in cui gli elementi di difficoltà superano quelli positivi: ad oggi sono circa 90 i negozi e gli esercizi sfitti nel centro della città.
La politica dell’amministrazione comunale degli ultimi decenni è stata improntata a favorire l’insediamento sul territorio di grandi e medi centri commerciali che hanno penalizzato le strutture di vendita presenti nel Centro Storico .
Occorre invertire questa tendenza incentivando l’insediamento di nuovi negozi di qualità e sostenendo le iniziative per rivitalizzare l’affluenza e l’attrattività del centro di Lugo che non si esaurisce nel Pavaglione ma deve intendersi in tutte le vie del cuore cittadino. Ci proponiamo di:
- Promuovere la rigenerazione dello spazio urbano della galleria Ex Banca di Romagna con la creazione di un moderno mercato coperto per la vendita di prodotti agroalimentari e spazi degustazioni showcooking .
- Sostegno e promozione del mercato ambulante di Lugo, anche come momento di attrazione di visitatori e turisti.
- Migliorare l’arredo urbano, l’illuminazione , la manutenzione delle strade, dei marciapiedi e delle aree verdi.
- Rivedere l’organizzazione dei mercatini per indirizzarli verso una maggiore qualità degli espositori sulla base delle migliori esperienze in Regione.
- Arricchire con nuove idee i Mercoledì sotto le stelle e il Natale e migliorare eventi di maggior richiamo come Lugo Vintage, Lugo Garden e VinLugo .
- Instaurare un metodo di valutazione delle iniziative e degli eventi tramite un questionario da distribuire alle imprese e uno rivolto ai cittadini per intervenire sulle criticità .
- Emettere bandi per erogare contributi agli esercenti che si impegnano per il miglioramento dei dehors, per la sostituzione di insegne, tende e vetrine negozi e per il superamento delle barriere architettoniche.
- Lavorare in sintonia con le realtà associative e i comitati di via che sono il nostro capitale sociale più importante .
Agricoltura
L’agricoltura, per l’economia del nostro territorio è uno dei pilastri fondamentali ed è rappresentata da imprese agricole aventi dimensioni medio-piccole. Le criticità del mercato frutticolo si ripercuotono pesantemente sulla redditività dei produttori ponendo in crisi un settore importante della filiera.
Si colgono forti responsabilità dei soggetti istituzionalmente preposti a sostenere il comparto, per dare impulso a questa specifica produzione agricola sul piano nazionale e internazionale e, non per ultimo, per promuovere la chiara identificazione locale del prodotto frutticolo più volte sollecitata dai produttori. Le imprese del settore agricolo devono essere considerate come fondamentali risorse a difesa e salvaguardia delle specificità del territorio. Anche il comparto agricolo , così come altri settori, soffre di appesantimenti burocratici per cui è opportuno procedere a una decisa semplificazione delle procedure, incluso gli strumenti urbanistici . La fibra ottica dovrà in tempi brevi essere estesa a ogni località del territorio, onde consentire alle imprese collegamenti veloci che oggi non sono assicurati.
E’ fondamentale, come avviene da tempo in altri territori, promuovere e difendere i prodotti tipici delle nostre terre incentivando il turismo rurale , agevolando l’apertura di agri-turismo che propongono i loro prodotti. Inoltre occorre migliorare la qualità e l’integrazione al mercato, differenziando le produzioni locali , favorendo le economie di scala e perseverare sulla sicurezza alimentare. L’Amministrazione comunale deve avere il compito di promuovere la caratteristica delle aziende agricole multifunzionali ( animazione, cura dello spazio rurale e di servizio al territorio). E’ auspicabile che i rapporti con i vari enti territoriali ( es.consorzi di bonifica) siano incentivati nell’ottica di una collaborazione orientata ad affrontare con progetti mirati le criticità derivanti dai cambiamenti climatici .
Filiera agro-alimentare e agro-industriale
Il nostro territorio ha una prevalente vocazione agricola, nella produzione e nella lavorazione agro-alimentare, agro-industriale e manifatturiera nella logistica e nei trasporti. L’intera filiera produttiva è sorretta da imprese tecnologicamente e professionalmente avanzate, che, esportando i loro prodotti, diffondono il nome della Bassa Romagna in diversi mercati esteri. La principale potenzialità che distribuisce lavoro e reddito è offerta da un tessuto imprenditoriale agricolo, orto-frutticolo, vitivinicolo, industriale, artigianale, commerciale e di servizi caratterizzata dalla spiccata propensione alla innovazione e alla ricerca, che mette in chiara evidenza la particolare vocazione del nostro territorio in distretto della alimentazione e della salute. Un obiettivo su cui puntare per la crescita e lo sviluppo della economia locale.
La piattaforma logistica della Bassa Romagna al servizio del sistema regionale
La competitività di un territorio dipende in particolare dalla capacità di gestire una logistica senza frontiere, che deve contare su un moderno ed efficiente coordinamento di trasporto ferroviario, stradale, marittimo. Attualmente le imprese locali sono costrette a sostenere costi sempre più elevati per effetto di reti viarie stradali e infrastrutture ferroviarie carenti.
L’urgenza di colmare il ritardo infrastrutturale della nostra provincia nei confronti di altre aree della Regione non può prescindere dalla ricerca di sinergie fra istituzioni pubbliche, imprese, sistema finanziario al fine di realizzare le opere necessarie. La mobilità delle merci deve passare attraverso una rete di nodi infrastrutturali che coniughi qualità del servizio, contenimento dei costi, rispetto e tutela ambientale. In questa prospettiva il centro intermodale di Lugo ha tutte le caratteristiche per diventare la piattaforma logistica della Bassa Romagna, al servizio del sistema regionale, del porto di Ravenna, l’interporto di Bologna e con altre strutture logistiche attive in Romagna.
Turismo
Il settore del turismo a Lugo presenta un andamento negativo. Nel 2018 si è registrato un calo delle presenze del 3.5% rispetto all’anno precedente, nonostante sia stato l’anno del centenario della morte di Francesco Baracca ed il 150° della morte di Gioachino Rossini.
Il turismo può diventare una leva per lo sviluppo economico della città considerando che diventerà fra non molti anni la prima industria di questo secolo.
Servono strumenti e politiche di promozione del territorio più incisive e mirate, per generare una maggiore attrattività del nostro territorio:
- Va creato un brand che caratterizzi la nostra città e nel quale coesistano i due principali simboli di Lugo: la bandiera tricolore di Compagnoni ed il Cavallino rampante di Baracca da sempre marchio della Ferrari con l’obiettivo anche di legarsi ai percorsi turistici diretti a Modena e Maranello (i Musei Ferrari nel 2018 hanno fatto 540.000 visitatori).
- Occorre puntare sul “turismo delle nicchie”: un turismo culturale indirizzato ai luoghi della storia dei lughesi (come il Museo Baracca e Casa Rossini) e al futuro museo della città che devono costituire mete su cui costruire un prodotto turistico insieme al Pavaglione. Il turismo naturalistico e sportivo con una rete di piste ciclabili per raggiungere le oasi naturalistiche del Parco del Delta del Po e la valorizzazione di eventi sportivi come la Gran Fondo città di Lugo, il Giro di Romagna e Orgoglio Pieghevole. Il turismo cinematografico attraverso la possibilità che la città possa diventare un luogo capace di attrarre film e fiction. Il turismo legato a eventi e festival è diventato uno strumento per accrescere il benessere del territorio e pensiamo che il grande comparto del wellness e della qualità della vita possa essere una strada da seguire. Il turismo camperista come forma di turismo all’aria aperta e trekking urbani attraverso percorsi storico architettonici o naturalistici all’interno del parco del Loto e lungo il Canale dei Mulini.
- Sviluppare un turismo rurale offerto da imprese del territorio .