Non tutti, lui!
Inefficienze, ritardi, disservizi: l’amministrazione Ranalli scarica le responsabilità
Siamo abituati a ragionare su dati e fatti, su analisi e raccogliendo informazioni. Un metodo che serve per uscire da narrazioni autocelebrative. La campagna elettorale è il momento top in questo senso. Ma chi ha governato deve essere giudicato per quello che ha fatto e non per quello che dice di voler fare. Se poi, come fa l’amministrazione Ranalli, quando presenti il tuo progetto denominandolo ‘Non io tutti’ e le parole economia e impresa non sono praticamente mai citate, come fai ad essere credibile nel dire che vuoi più crescita più lavoro? Forse che lo sviluppo viene da Marte?
Se a Lugo hanno chiuso più del doppio delle imprese rispetto a Faenza e poco meno rispetto alla media della Provincia è tutta colpa della crisi mondiale? Se nonostante due anniversari come il centenario della morte di Baracca e il 150° della morte di Rossini il turismo a Lugo è diminuito dl 3,5% è colpa del brutto tempo o del troppo caldo?
Se sono stati spesi 1400000 euro in tre anni per il festival Purtimiro che ha incassato 96000 euro generando un ritorno economico nullo per il territorio è colpa della politica culturale del governo? Se la tariffa dei rifiuti a Lugo è cresciuta mentre in altre città vicine no è perché si è andati a far valere le proprie ragioni nei tavoli Atersir e nei confronti di Hera?
Se nonostante quanto indicato nel patto strategico della Bassa Romagna non si è provveduto alla mappatura del territorio per agevolare l’insediamento di imprese produttive, commerciali e dei servizi, è forse colpa delle associazioni di categoria? Se nonostante lo sportello unico delle imprese le parole burocrazia e semplificazione fanno venire l’orticaria a imprese e professionisti è tutta colpa di Roma? Se nonostante si dica di voler valorizzare il centro storico poi si autorizzano tre grandi strutture commerciali extraurbane è colpa della Regione?
Parole, parole, parole: l’amministrazione Ranalli chiacchiera molto e a sproposito in questa campagna elettorale ma i fatti parlano da soli. Piuttosto bisognerebbe fare un discorso serio, responsabile e realistico partendo dalla situazione difficile che sta attraverso Lugo per provare a ristabilire un confronto con le imprese; successivamente mettere in campo azioni energiche sul sentiero della crescita per riportare Lugo nel posto che merita: da protagonista.
Ma soprattutto occorre essere avere l’onestà intellettuale di ammettere che la colpa di inefficienze, disservizi, ritardi, e malgoverno in generale non è da condividere o da attribuire ad altri o al destino cinico e baro ma è personale. Ribaltando lo slogan tanto caro a Ranalli, potremmo dire: non tutti, lui!