Sette punti per cambiare Lugo
La Buona Politica presenta il programma di mandato 2019-2024 in vista delle amministrative del 26 maggio per le quali, assieme a 24 candidati consiglieri, correrà il candidato sindaco Davide Solaroli, sostenuto anche da Lega e Uniti per Lugo. Sono sette i capitoli del documento elaborato dal movimento civico trasversale e apartitico fondato 5 anni fa e consolidatosi attraverso un’esperienza in Consiglio comunale caratterizzata dalla presenza a tutte le sedute, da 200 documenti indirizzati all’amministrazione su tutti gli argomenti rilevanti per la città e da un’opposizione ferma ma concreta e propositiva: 1) Amministrare con Buona Politica. 2) Sicurezza e legalità. 3) Sviluppo economico-Lavoro-Imprese. 4) Sanità. 5) Ambiente. 6) Servizi. 7) Cultura.
Amministrare con Buona Politica “L’amministrazione comunale soffre di un deficit di democrazia, serve un effettivo coinvolgimento dei cittadini – spiega Solaroli -. Proponiamo quindi forme di democrazia diretta come il bilancio partecipato, suddiviso nelle varie consulte di decentramento, la pubblicazione di un rendiconto annuale facilmente verificabile per i progetti attuati e i costi sostenuti e l’istituzione di un ‘momento di ascolto e confronto’ fra la giunta i cittadini”.
Sicurezza e legalità “I dati dicono che a Lugo furti, truffe, e scippi sono in aumento – prosegue Solaroli – mentre lo spaccio di droga e il degrado urbano preoccupano sempre di più. L’amministrazione ha spesso negato l’esistenza dei problemi parlando di errata percezione dei cittadini. Oltre che falso, è irrispettoso, specie nei confronti degli anziani”. La Buona Politica propone di applicare i nuovi poteri conferiti ai sindaci in materia di prevenzione e controllo del territorio; investire in videosorveglianza, valorizzare i Gruppi di controllo di vicinato e un assessorato che accorpi le deleghe sicurezza, polizia locale, controllo sociale del territorio e immigrazione.
Sviluppo economico/lavoro/imprese “Lugo sta vivendo un declino economico e sociale: negli ultimi 10 anni hanno chiuso oltre 500 imprese, pari al 15% del tessuto economico, rispetto al -7.5% di Faenza e al -8.7% della Provincia”, chiarisce Solaroli. Queste le proposte per invertire la tendenza: diffusione della cultura d’impresa come strumento per creare nuova ricchezza e opportunità di lavoro, semplificazione delle procedure autorizzative per inizio di nuove attività, ristrutturazione e ammodernamento delle esistenti; fondi a sostegno delle medesime attività, specie in centro storico; riduzione della Tari del 20% per le imprese; un unico assessorato per commercio, attività produttive, turismo, cultura e promozione urbana. Rivitalizzare il centro storico con l’istituzione di un mercato coperto alimentare nella galleria ex Banca di Romagna, mercato settimanale e mercatini di qualità, arricchire manifestazioni come i Mercoledì sotto le stelle, Lugo Vintage, Lugo Garden e VinLugo.
“Per l’agricoltura servono meno appesantimenti burocratici – continua Solaroli – l’estensione della fibra ottica a beneficio delle molte aziende di settore, spina dorsale della nostra economia, e il potenziamento della logistica. Occorre inoltre difendere i prodotti tipici del territorio incentivando il turismo rurale e agevolando l’apertura di agriturismo”.
“Il settore del turismo è completamente da rivedere – prosegue – dato che nel 2018, nonostante il centenario della morte di Francesco Baracca ed il 150° della morte di Gioacchino Rossini si è registrato un calo delle presenze del 3.5% rispetto all’anno precedente. Noi proponiamo un brand, un marchio che identifichi Lugo e che abbiamo individuato nel Cavallino Tricolore, l’unione di due rinomati simboli di Lugo, e lo sviluppo del turismo delle nicchie come quello cinematografico”.
Sanità Il riordino della rete ospedaliera dell’Ausl Romagna ha generato un depotenziamento del presidio ospedaliero di Lugo. Le funzioni medico-chirurgiche polispecialistiche, diagnostiche e ambulatoriali sono state destrutturate. Negli ultimi 4 anni c’è stata una riduzione del 12.5% dei posti letto, di oltre 230mila visite e prestazioni e del 60% dei parti con la prospettiva della chiusura del punto nascite. Il Pronto Soccorso invece è al collasso. L’obiettivo è ridare piena funzionalità all’ospedale col mantenimento del ruolo di presidio per malati acuti. I servizi di ostetricia-ginecologia, punto nascita, pediatria e le attività di fisiopatologia della riproduzione e medico-clinici di diagnosi e cura, devono consolidarsi per garantire elevati standard di assistenza. A Voltana va allestita una Casa della salute con le caratteristiche previste dalla legge regionale (che attualmente non sono totalmente assicurate) a servizio della popolazione delle frazioni a nord di Lugo. Analoga struttura va realizzata a Lugo, all’interno dell’ospedale, in ambienti adeguati e già disponibili, e non nell’ex acetificio Venturi come previsto invece dall’amministrazione.
Ambiente Ripensare il sistema fognario, riportare il parco del Tondo ad essere uno dei luoghi di socializzazione, benessere e svago più importanti di Lugo con nuovi giochi per i bambini, più cura del verde e dell’illuminazione e prevenzione del degrado.
Gestione rifiuti
Nonostante il Comune sia azionista di Hera ambiente, non ha esercitato alcun potere di indirizzo, al punto che la Tari negli ultimi 5 anni ha subito costanti aumenti. Inoltre la provincia di Ravenna si colloca all’ultimo posto in Regione come percentuale di raccolta differenziata. La proposta è quella di un sistema di tariffazione puntuale: i cittadini pagheranno per i rifiuti effettivamente prodotti, una misura equa che fonda il calcolo non più sui componenti del nucleo famigliare e le superfici degli immobili ma, semplicemente, meno si produce, meno si paga. Previsto anche il recupero della discarica di Voltana come area verde.
Piste ciclabili e mobilità sostenibile
L’80% della popolazione risiede nel raggio di 5-6 km dal centro di Lugo e dai principali servizi. Per questo bisogna rivedere il piano traffico, aumentare le piste ciclabili in centro e realizzare una rete di nuove piste che colleghi le frazioni al centro.
Welfare – Assistenza – Terzo settore
Per gli anziani, occorre aumentare i posti letto nelle case di riposo mantenendo la qualità dei servizi. Serve maggiore equità di accesso e di contribuzione al costo dei servizi e la promozione, in collaborazione con l’Ausl, di un’assistenza domiciliare integrata.
Asili nido e servizi per l’infanzia
Oltre al sostegno alla rete pubblica dei nidi cittadini, promuovere l’istituzione di nidi-famiglia e l’attività delle Tagesmutter, donne che accudiscono al proprio domicilio più bambini contemporaneamente; organizzare ludoteche per minori accompagnati da un familiare; stipulare convenzioni con associazioni per l’organizzazione di strutture per l’infanzia, anche solo per alcune ore al giorno; stipulare convenzioni con imprese per l’organizzazione di nidi aziendali a favore dei figli dei lavoratori, ma aperti a tutti.
Famiglia e Minori
Regolamentare l’accesso all’edilizia pubblica privilegiando i nuclei familiari con anzianità di residenza nel Comune. Istituzione di facilitazioni per l’accesso ai servizi pubblici locali per categorie come famiglie con figli, disabili, famiglie monoparentali. Per quanto riguarda gli interventi di prevenzione del disagio degli adolescenti, va introdotto l’educatore di territorio, una figura professionale specializzata che può divenire un primo referente per i ragazzi e le famiglie. Previsti anche programmi di sensibilizzazione, di informazione e prevenzione per contrastare i fenomeni di violenza, bullismo, pedofilia, abuso di alcol e stupefacenti.
Persone con disabilità
Istituire una “Consulta disabilità e handicap”; uno sportello informativo sui diritti della persona con disabilità e dei familiari; istituzione di un percorso educativo, in collaborazione con le scuole secondarie, che preveda momenti sportivi e musicali; progetti di inserimento di ragazzi con disabilità nel mondo del lavoro, in collaborazione con le imprese locali; finanziamento di progetti che formino e integrino i soggetti con disabilità; potenziamento degli interventi di assistenza domiciliare integrata.
Volontariato
Istituzione del numero unico del volontariato a cui gli aspiranti volontari possono rivolgersi; sostegno alle associazioni legate da un maggior numero di anni alla territorialità del Comune; sostegno alla “Casa del Volontariato” per ospitare le associazioni accreditate.
Sport
Organizzare un sistema di trasporto dalle scuole ai centri sportivi; istituire borse di studio sportive per gli alunni meritevoli; investire nell’ammodernamento delle strutture esistenti; restituire importanza alla Consulta dello Sport, riorganizzare la Festa dello Sport portandola in piazza.
Cultura Il festival Purtimiro rappresenta il fallimento della politica culturale del Comune: una rassegna costata 1 milione 393mila euro che ne ha incassati poco più di 30mila all’anno e che non ha portato nessun ritorno economico per la città. Si propone l’istituzione di un Museo della città, la cui sede più consona potrebbe essere la Rocca. Come sede alternativa si potrebbe usare l’ex Enal di Corso Garibaldi che è di proprietà comunale e che quindi consentirebbe di risparmiare notevoli risorse pubbliche. Sarà comunque uno spazio adatto a raccogliere le opere e la memoria delle personalità che hanno fatto grande Lugo con due sottosezioni dedicate al Risorgimento e al Tricolore. Ridefinizione della programmazione del teatro Rossini, valorizzazione del Museo Baracca, sostegno del settore musicale giovanile e alla scuola Malerbi; recupero di aree dismesse per la creazione di piccole sale cinematografiche.